I mestieri della tv

Inizio con questo post un dibattito che quasi sempre affiora durante la pausa pranzo se al tavolo ci sono colleghi/genitori con i figli grandi e che magari vogliono intraprendere la strada dei genitori. Non ho la pretesa di sapere tutto, ma rimango sbalordito che in molti credono che non sia cambiato nulla da quando loro hanno iniziato a lavorare.
Per esempio un montatore, che oggi si chiama editor video, non fa le stesse cose di un suo pari di qualche anno fa. Stessa cosa per un grafico video, che in rai si chiama videocompositore.
Alcune professionalita' si sono evolute con le nuove tecnologie , e molte si sono fuse in un unica figura. Certo in rai come in mediaset le figure citate resistono ancora , impersonate da bravi professionisti con le basette e i capelli bianchi, complice il non rinnovamento tecnologico in alcuni settori, ma fuori dove la concorrenza e' estremizzata le cose sono molto diverse. Cosi' incontreremo chi si gira e si monta il materiale , o angoli cottura trasformati in salette di editing e grafica. Su questo argomento ci ritorneremo spesso. In tutto questo l'unica linea rimasta invariata e' la qualita' e la singolarita' del prodotto creato.
Chiunque oggi puo' tranquillamente , seduto a casa generare contenuti anche per la tv.
Youtube con la sua esplosione ci mostra quanti potenziali registi, operatori, grafici, montatori
ci sono in giro, no non e' concorrenza ma per riempire palinsesti avidi di pubblicita' a basso costo va bene tutto. Ritorniamo a nostri figli. Io penso che la differenziazione sia nella qualita'  e nella conoscenza di quello che succede intorno non per copiarlo ma per usarlo al meglio nel loro lavoro. La famosa gavetta non credo esista piu', ma una scuola specializzata insieme a una buona scelta universitaria potrebbe essere una base solida. Come per la lingua italiana bisogna sapere bene la grammatica e saper fare l'analisi logica per la televisione bisogna conoscere il linguaggio televisivo. Quando un programma e' fatto bene la gente se ne accorge.