Ombre Cinesi

Vi ricordate le discussioni dopo il cineforum? Il cineforum forse non esiste piu' ma discutere può aiutarci a capire.

INARRESTABILE EVOLUZIONE

Salve , pochi mesi di pausa e mi ritrovo a raccontare grandi balzi in avanti fatti dalla tecnologia.
Nel frattempo e' sparito il mio numero fisso di casa e l'adsl singhiozza di brutto il sabato e la domenica. Segnalo subito con piacere  http://www.streamit.it/ una internet tv in HD veramente completa ed innovativa, senza intoppi sul rilascio dei video. Ci si trova di tutto dai canali dei bambini al canale del volontariato , dal poker ai manga , tanto tanto materiale per chi vuole vedere qualcosa fuori dal coro standard. Non mancano i venditori di tappeti.
Chi lo sa fare puo' collegare il pc direttamente alla tv e godersi le tante cose di qualita' presenti come per esempio i cartoni in 3d.
Novita' sul fronte pubblicitario con i limiti che si vogliono imporre a Sky . Ecco un articolo a rigurado :
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/rai-6/decreto-pubblicita-sky/decreto-pubblicita-sky.html
Per finire il digitale terrestre: sul mio decoder ci sono infiniti canali ma dopo una faticosa ripulita ne sono rimasti 25 compresi i +1, l'offerta rai secondo me e' grandiosa specie per i piu' piccoli e rai 4  cerca di accaparrarsi la mejo gioventu'.
Aldila' delle polemiche ricordiamoci che siamo noi con il telecomando i veri padroni della tv basta sapere solo cosa si vuol effettivamente vedere.



Muro di Gomma

In questi ultimi mesi la mia pazienza e' stata messa a dura prova dal muro di gomma burocratico tirato su dal mio gestore telefonico. Un adsl che viene e che va , poi scompare del tutto, riappare a tratti e stessa cosa per il telefono di casa. Logicamente tutto cio' che poggiava sulla rete internet si e' fermato come anche questo blog.
Ogni volta che si tenta di avere una risposta dopo aver superato le molteplici voci robot si arriva a un malcapitato ragazzo/a che ha davanti un monitor di pc e le risposte imparate nei pochi giorni di corso.Ognuno ti da una soluzione diversa c'e' persino chi ti dice che anni fa ...lei ha dato disdetta per il servizio!!!
Di questi casi ce ne sono a migliaia ed e' una conseguenza di questo modo tutto italiano di fare il gestore telefonico, con mille sotterfugi e subappalti e apparati vecchi o senza personale per la manutenzione.
A Roma si dice ..avere una scarpa e una ciabatta..., pensate al danno per chi con la rete ci lavora.


Come si fa a non essere pessimisti per il nostro futuro se per una scheda bruciata o un filo scollegato da un temporale la comunicazione alla base della nostra vita quotidiana si interrompe e rimane sospesa cosi per mesi?


ps: la bolletta telefonica per il servizio pero' bisogna pagarla lo stesso, solo dopo il riconoscimento del danno subito, se mai ci sara' si potra' chiedere uno storno. Nel frattempo nemmeno puoi cambiare gestore e se disdici paghi una penale.

Momento Epocale nel Bene e nel Male

L'Italia sta attraversando un momento epocale, secondo me. Sono in campo tutti i soggetti mediatici in una guerra senza confini. Il nostro paese si guarda allo specchio e insieme alle sue qualita' scopre i suoi difetti. Videocracy di Erik Gandini e' un documentario che punta la lente di ingrandimento su questi difetti.Erik e' uno che lavora con una piccola troupe, uno curioso che vive in Svezia e cerca di capire alcune storture del suo paese natale. Di documentari ne ha fatti parecchi ed io sono stato ad un suo stage sul documentario a Roma, l'ho sentito parlare e raccontare le sue vicissitudini in molti parti del mondo. Gandini ha vinto molti premi, in Svezia e' un grande ma in Italia non lo conosce nessuno. In Svezia i documentari anche di inchiesta vanno in prima serata in Italia in orari impossibili e raramente. In Svezia non c'e' pubblicita' nella tv pubblica.
Ecco un link su Erik e i suoi film: http://it.wikipedia.org/wiki/Erik_Gandini

Aldila' delle strategie politiche italiane mi sembra anche che molto pubblico ha voglia di vedere altre cose...piu' leggere. Forse il livello culturale e civico centra qualcosa?
MI sembra che la tv che abbiamo e' quella che vogliamo, lo dimostrano le indagini statistiche, le chiaccherate al bar, al supermercato, e i moltissimi giornali di gossip venduti a prezzo di costo.
A proposito in questi giorni ha visto la luce un quotidiano IL FATTO , nessuno ne ha parlato ma in edicola e sempre esaurito nonostante sia senza aiuti finanziari pubblici.
Intanto mentre nei salotti televisivi si gioca alla vita, il mercato tv ci riserva un'altra bella sorpresa.....avete cambiato televisore???...male, perche' bisognera' ricambiarlo ancora infatti sono in arrivo i televisori che si collegano a internet , ormai l'adsl arriva dapertutto e gia' 4mb di banda bastano anche a vedere gli streaming  video , specie quelli di Megavideo, un mega server situato in Asia che contiene di tutto in barba a tutte le leggi sul copyright.


Riparte La Stagione TV

Settembre mese di ripresa della stagione televisiva, e questa volta anche uno dei piu' neri per tutto quello che sta succedendo nei media nostrani e mondiali.
Tra digitale terrestre , satellite e internet sovrabbondano le offerte di programmi e pacchetti a pagamento insieme anche alle forti perdite pubblicitarie.
Programmi spostati , flop tv, promo pronti e non mandati in onda , contratti ritardati e molti molti tagli ai budgets.
Vento di ridimensionamento per tutti i big del settore con conseguente taglio per l'indotto fatto di societa' di servizi e partite iva aperte e chiuse in tutta fretta.
E poi Mr Murdoch ha detto la sua : pagare per essere informati online.
Che fine faranno tutti quelli che fanno informazione gratis. Forse iniziera' una forma di pirateria anche nelle news?
Per finire, ad un meeting di informatici abbastanza importante si e' iniziato a sollevare il problema che la tecnologia va troppo veloce rispetto alle esigenze delle persone e quindi e' ora di rallentare.....Quanti pc, cpu, schede madri, ram, monitor, cellulari, ecc. ecc. avete cambiato negli ultimi cinque anni?

Tutti giu' dal treno (SKY)

Mentre gli italiani sono comodamente in riposo per ferie al mare o in citta' nei corridoi del potere imperversa una battaglia all'ultimo sangue fra Sky e Rai e cioe' l'uscita dei canali Rai dall'offerta satellitare di Sky. Forse motivi politici , Murdoch il propietario di Sky contro Berlusconi, o forse motivi strategici commerciali nei confronti del digitale terrestre. Qualunque siano le motivazioni chi ci va di mezzo sono gli italiani tutti , pure quelli all'estero.
Queste le parole di Zavoli, presidente della commissione di vigilanza :"Riportare i canali Rai e RaiSat sulla piattaforma Sky credo corrisponda, oltre che alla richiesta di un’utenza sempre più vasta, anche a criteri di utilità imprenditoriale e industriale, considerando che i canali di RaiSat, cancellati dalla programmazione di Sky, non sono più ricevibili altrove. La Rai" - conclude Zavoli - "potendosi mettere nella condizione di ricevere questo invito, darebbe una prova inequivocabile di voler essere, com’è sua prerogativa e dovere, un autentico, reale servizio pubblico".
Il problema riguarda anche tutti quei lavoratori che lavorano in questi servizi. Che fine faranno?


E per finire alcuni dati sulla pubblicita' dal Sole 24 Ore :
da Nielsen Media Research, relativi al periodo gennaio-maggio 2009 : flessione del 16,5% rispetto al 2008 per un giro d'affari complessivo di poco meno di 3,8 miliardi di euro. Il conteggio comprende vecchi e nuovi media (Tv, carta stampata, radio, cinema, affissioni, Internet e pure Transit, la pubblicità su metropolitane, aeroporti, autobus e tram) e ribadisce una tendenza in atto già dal secondo semestre dell'anno scorso. Le aziende stanno spendendo meno in campagne pubblicitarie – il discorso vale anche per la maggior parte dei cosiddetti "big spender", con in testa Wind, Unilever, Vodafone, Ferrero e Volkswagen – e il solo mezzo che dimostra di essere in attivo è il Web, che segna un incremento nei primi cinque mesi del 7,8%. Per Tv e stampa il bilancio è in profondo rosso: -14,8% di entrate per il piccolo schermo (il dato comprende sia i canali generalisti che quelli a pagamento) e -25,1% per quotidiani e periodici.

Resta di Stucco....

Pochi giorni fa sono stato ad un meeting dell'Avid e oltre ad illustrare le nuove tecniche di lavorazione per i files red e l'alta definizione si e'parlato molto di qualcosa che sta conquistando la tv, qualcosa che era del cinema,la visione 3d.
Monitor attrezzato per il 3d e occhiali saranno forse la nuova esca che molte tv a pagamento,e mettiamoci pure il mercato del porno, lancieranno nelle agitate acque degli utenti curiosi e paganti. Ho visto anche un filmato sperimentale di SKY Italia, il materiale deve essere sempre prodotto da 2 telecamere, come 2 occhi umani, vicine e sincrone.Praticamente il doppio di hardware per fare qualsiasi cosa.HD e 3D binomio vincente gia' per qualche tv inglese.
Anche per la postproduzione macchine attrezzate con doppie schede.
Montatori e grafici armati di occhiali e monitor speciali. Il cinema il passo gia' l'ha fatto e dove si proietta in 3d il risultato e' garantito.
L'investimento e' alto e di questi tempi pochi rischiano ma l'evoluzione tecnica va avanti e sembra che i soldi per le novita' per molti di noi escono sempre fuori, guardate l'Iphone e gli Smartphone per esempio.
Ho visto persone che pur di averli per farli vedere si sono indebitati per i prossimi anni.
Ormai la tecnica ha preso il posto della qualita',il contenuto e' irrilevante , il messaggio non serve, ma gli effetti e il confezionamento devono essere impeccabili.
Ma allora perche' quando rivedo Ladri di Biciclette non riesco a cambiare canale?

Evoluzioni delle Specie

C'e' un mercato televisivo molto difficile e concorrenziale che quasi nessuno conosce bene, e' quello mediorientale dove sceicchi e multinazionali giocano a scacchi ogni giorno per guadagnarsi un po' di visibilita'. Da quelle parti ci sono circa 450 canali in chiaro , multilingue , multirazziali , e trasmessi via cavo , via satellite e via internet , ecc. E poi c'e' Al Jazeera che sovrasta tutti anche i network mondiali piu' famosi. http://english.aljazeera.net/
In questo sceneario si colloca la recente fusione di due tv a pagamento , Orbit Television e Showtime , ambedue multilingue e con molti programmi di provenienza USA (70 canali). http://www.orbit.net/
Quindi i clienti di ambedue vedranno le stesse cose con molta scelta televisiva in piu'.
Senza addentrarci nella fusione credo che questa operazione serva a capire anche quello che succedera' in altre aree geografiche, visto che (pochi lo sanno) Orbit Tv anticipa sempre di qualche anno gli eventi futuri. In quelle zone 1 persona paga l'abbonamento e altre 100 vedono i programmi gratis, avete mai sentito parlare della Dreambox..??? http://it.wikipedia.org/wiki/Dreambox
Allora se la disponibilita' del gratuito e' elevatissima, se la tecnologia permette di scegliere strade alternative alle tv di casa (pc , hd multimediali , dvd illegali, scarico illegale film), cosa rimane da fare a questi grandi ingranaggi fatti da manager che vogliono mantenere il loro posto al sole ?
A Dubai e' iniziata da tempo la fuga dei stranieri superpagati in ogni settore , lasciano oltre alla macchina da pagare, nel parking dell'aeroporto anche tutti i debiti contratti e non saldati con le banche locali.
Purtroppo riciclarsi a certi livelli e' difficilissimo , specie adesso nel campo televisivo, dove e' forte la richiesta di manovalanza a basso costo e per giunta del luogo, tanto la tecnologia arriva a colmare i vuoti umani.
Conclusione....se non hai i contenuti di tua proprieta' e' meglio chiudere, a meno che fai credere a chi ti finanzia che va tutto bene....anzi il mercato e' in ESPANSIONE!

Il Coraggio della MIVAR

Ce lo siamo chiesti un po' tutti....ma perche' la Mivar, fabbrica italiana di tv non fa gli lcd pronti per il digitale terrestre e l'hd. Nonostante la pesante situazione economica la fabbrica italiana riparte con le novita' del digitale terrestre e full hd e considerando la buona diffusione che c'e' stata con i cinescopi Mivar questi nuovi prodotti avranno sicuramente successo. Pannello ed elettronica sono LG , il resto tutta farina del sacco del signor Carlo Vichi patron della Mivar.Una buona notizia specialmente per i lavoratori della fabbrica e i migliaia di tecnici riparatori affiliati alla casa di Abbiategrasso.Buona Fortuna!

MTV...piano piano tutti a casa.

Moltissimi ragazzi la seguono come alternativa alle reti nazionali , e si immedesimano anche nelle tematiche sociali a cui  MTV fa molto caso. I media prinicpali sono presi da altri problemi specie di cronaca, in pochi rilanciano la notizia del dimagrimento forzato di un'atra televisione e cioe' MTV, che sta mandando a casa un po' di personale. Le cause le conosce bene chi sta in questo campo inutile ritornarci, solo i piu' grandi resiteranno.
L'approfondimento e' preso da QUO Media:

I lavoratori di Mtv sciopereranno lunedì 20 luglio dalle 10 alle 14 a Milano.Alla tv dei giovani, i suoi giovani non piacciono più. Con un colpo di spugna cancella più di 100 storie precarie, a costo zero”, si legge in una nota in cui si chiede a Mtv Italia (per il 51% di proprietà di Telecom Italia Media e per il 49% di Viacom, ndr.) di “attivare gli ammortizzatori sociali senza condizioni né ricatti e di riaprire il tavolo delle trattative”. 
Ieri pomeriggio - si spiega nella nota - Mtv Italia ha comunicato che oltre 70 persone verranno lasciate a casa.Queste si aggiungono ai 34 esuberi già precedentemente annunciati. Sono così oltre 100 i lavoratori a rimanere senza lavoro su un totale di circa 300″.
I lavoratori ricordano lo slogan “Tocca a noi. Le cose non vanno, cambiamole ora”, che Mtv usa per “conquistarsi i giovani spingendoli a impegnarsi su tematiche sociali, tra cui il precariato. Uno slogan che - si sottolinea - oggi suona paradossale e ipocrita ai 103 giovani lavoratori che hanno fino a 8 anni di precariato alle spalle e che oggi restano a casa . Quello che davvero ‘tocca a noi’ - conclude la nota - secondo Mtv è ‘la disoccupazione’”.

Piu di un collega,anche straniero, che lavora alla compilazione di programmi mi ha rivelato che per mandare avanti un canale musicale bastano un paio di persone e qualche pc , basta farsi un giro sulla rete riguardo per esempio alle radio su internet per capire che in quella stazione non c'e' nessuno ma solo un software che ogni tanto apre un link a qualche canale di news e promo pubblicitari a bassissimo costo.Che dire a un giovane talentuoso che vuole intrapendere questa strada .....Benvenuto nell"era del precariato a basso costo. 


Aperture e chiusure culturali

Fino agli anni 90 avere una o piu' enciclopedie nelle librerie di casa era motivo di orgoglio, poi se erano edizioni speciali un investimento, e quanto lavoro generavano , dai venditori porta a porta, alle redazioni e alle finanziarie per i prestiti.
Poi arrivo' il pc e dopo la famosa Microsoft Encarta, diffusissima tra copie e originali. Pochi giorni fa l'annuncio....Encarta chiude e molte persone se ne vanno a casa senza lavoro. Rapidamente e' diventata obsoleta grazie alla rete ed ai potenti motori di ricerca.
Questa chiusura e' indicativa che gli inevstimenti nel campo informatico rendono solo per brevi periodi e sono in rapida evoluzione, intendiamoci vale lo stesso discorso per le nostre attrezzature casalinghe.Resta pero' il fatto che culturalmente le possibilita' di apprendere dalla rete stanno diventando infinite e a costo zero, e finche' dura bisogna approfittarne e farne buon uso specie in termini di crescita personale. Dove non arrivano i libri basta una linea telefonica o wifi.
Wikipedia e' l'esempio di questo grande movimento culturale che sta unendo le persone civili di tutto il mondo.

Africa terra di conquista

Tutti i tipi di industrie hanno sempre cercato negli anni di abbassare il costo del lavoro per aumentare i profitti , questo ha portato alla migrazione itinerante in mezzo mondo. Nel caso del cinema da Hollywood a Bollywood, da Cinecitta' ai paesi dell'est europeo, ma ultimamente come per l'industria manifatturiera c'e' una nuova frontiera e cioe' l'Africa. La Hollywood africana si chiamma Nollywood ed e' nata in Nigeria negli anni '60.
Il mercato cinematografico africano e' molto fiorente, aiutato dalla diffusione del vhs e del dvd a basso costo.
Certo i modelli non sono occidentali ma locali in modo che la gente si possa identificare, anche le storie rispecchiano la vita africana e le sue problematiche.
http://nollywood.com/

Quindi mirino puntato sulla terza industria cinematografica del mondo da 200 home video al mese e un giro di affari di 250 milioni di dollari.300 produttori sfornano tra i mille e duemila titoli l'anno, diffusi in dvd e vcd, ogni titolo a 2 dollari a copia vende una media di 50.000 copie.
Location a basso costo e manovalanza a buon mercato sono il motore di questa crescita. La tecnologia digitale ha fatto il resto. Alcuni documentari reperibili in rete, su Nollywood spiegano molto bene il fenomeno.
Chissa' se il maestro Spielberg adesso iniziera' a fare un pensierino di un eventuale migrazione dall'India all' Africa?

Tutti Reporter

Questi ultimi giorni hanno segnato un momento storico per il giornalismo fai da te. In pochi se ne sono accorti ma i telegiornali di mezzo mondo stanno seguendo la cronaca dei fatti in Iran con l'ausilio delle immagini di semplici cittadini o studenti che usano il cellulare o mini telecamere consumer. Addirittura i tg italiani hanno direttamente mandato video dal sito Youtube, specialmente sulla tragedia di Viareggio.RaiNews manda direttamente in onda la pagina di Youtube.(la rai ha fatto un accordo con il sito, come tutte le tv del mondo)
Succede che dove non c'e' copertura mediatica,per i piu' svariati motivi,(anche per motivi di budget), la fruizione di contenuti di bassissima qualita' svolge la sua azione divulgatrice senza creare nell'utente fastidio per la qualita' trasmessa. Ci stiamo gradualmente abituando alla qualita' che vediamo in rete , come per esempio i film o telefilm   nei formati compressi mpg4.Qualche regista famoso gira i suoi film cercando di ricreare la stessa sensazione per essere piu' vicino alla realta' di chi guarda (Cloverfield). Le trasmissioni su digitale terrestre gia' stanno su questa strada, e' inevitabile che aumentando i canali la qualita' dei stessi decade e con loro tutte le lavorazioni legate alla messa in onda, in molti corridoi di postproduzioni tv si sente dire :"" io monto con i segnali compressi tanto in onda si amalgama tutto e non c'e' bisogno di troppa qualita', e poi guadagno spazio sui dischi."
Fateci caso, specialmente sui cartoni animati, nei passaggi veloci o in scene abbastanza piene di movimenti escono fuori dei bellissimi quadratoni, quella e' la compressione del segnale che non c'e' la fa ad analizzare e restituire un segnale troppo pieno di informazioni. Non illudiamoci , anche per le fatidiche trasmissioni HD, se non fatte con un certo criterio, la sorte e' la stessa.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200906articoli/44950girata.asp

Per noi lavoratori della tv speriamo che ci sia ancora qualcuno che voglia pagare per vedere in onda la qualita', sia artistica che tecnica.


CERVELLI IN FUGA - RITA CLEMENTI, 47 ANNI, 3 FIGLI.

Oggi pubblico una notizia presente su molti giornali italiani, non e' la prima volta che la gente va via dall'Italia perche' chi merita non riesce a farsi strada nel mondo del lavoro e questo vale anche per il mondo della televisione. Non vuole essere pessimismo a buon mercato ma un ulteriore motivo di riflessione.
fonte Corriere della sera 29/06/2009
Una laurea in Medicina, due specializzazioni, anni di contratti a termine: borse di studio, co.co.co, consulenze, contratti a progetto, l’ultimo presso l’Istituto di genetica dell’Università di Pavia. Rita Cle menti, 47 anni, la ricercatrice che ha scoperto l’origine genetica di alcune forme di linfoma maligno, in questa lettera indirizzata al presidente della Repubblica Napolitano racconta la sofferta decisione di lasciare l’Italia. Da mercoledì 1˚luglio lavorerà come ricercatrice in un importante centro medico di Boston.


Caro presidente Napolitano, chi le scrive è una non più giovane ricercatrice precaria che ha deciso di andarsene dal suo Paese portando con sé tre figli nella speranza che un’altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito al la loro madre. Vado via con rab bia, con la sensazione che la mia abnegazione e la mia dedi zione non siano servite a nulla. Vado via con l’intento di chie dere la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarmi, rinuncian do ad essere italiana.


Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. La cronaca parla chiaro, ma oltre alla cronaca ci sono tantissime realtà che non vengono denun ciate per paura di ritorsione perché, spesso, chi fa ricerca da precario, se denuncia è auto maticamente espulso dal «siste ma » indipendentemente dai ri sultati ottenuti. Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottie ne, poiché in Italia la benevo lenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro. Chi fa ricer ca da precario deve fare i conti con il rinnovo della borsa o del contratto che gli consentirà di mantenersi senza pesare sulla propria famiglia. Non può per mettersi ricorsi costosi e che molto spesso finiscono nel nul la. E poi, perché dovrebbe adi re le vie legali se docenti dichia rati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver con dotto concorsi universitari vio lando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continua to a essere eletti (dai loro colle ghi!) commissari in nuovi con corsi?
Io, laureata nel 1990 in Medi cina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Uni versità, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con pri mo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfo ma maligno possono avere un’origine genetica e che è dun que possibile ereditare dai geni tori la predisposizione a svilup pare questa forma tumorale. Ta le scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decade re non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ri cerca stranieri hanno conferma to la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profe ta in Patria.
Ottenere questi risultati mi è costato impegno e sacrifici: mettevo i bambini a dormire e di notte tornavo in laboratorio, non c’erano sabati o domeni che...
Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pen sionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, con tratti di consulenza... Come ul timo un contratto a progetto presso l’Istituto di Genetica me dica dell’Università di Pavia, fi nanziato dal Policlinico San Matteo di Pavia.
Sia chiaro: nessuno mi impo neva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dal la forte motivazione di aiutare chi era ammalato. Nel febbraio 2005 mi sono vista costretta a interrompere la ricerca: mi era stato detto che non avrei avuto un futuro. Ho interrotto una ri cerca che molti hanno giudica to promettente, e che avrebbe potuto aggiungere una tessera al puzzle che in tutto il mondo si sta cercando di completare e che potrebbe aiutarci a sconfig gere il cancro.
Desidero evidenziare pro prio questo: il sistema antimeri tocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiuta re a crescere; per questo moti vo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, han no ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca.
È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostu me non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Universi tà e gli enti di ricerca come feu do privato e che così facendo distruggono la ricerca.
Con molta amarezza, signor presidente, la saluto. 
Rita Clementi
29 giugno 2009



Kodachrome addio.

In questi giorni dopo 74 anni di produzione esce di scena la pellicola Kodachrome per diapositive.
La casa madre Kodak ha deciso di metterla fuori produzione visto il forte calo di vendite.Molti di noi con questa pellicola ci hanno documentato viaggi ed eventi importanti e magari durante la proiezione ci metteveno un sottofondo musicale, il cinema in casa con lo schermo su treppiedi e il diaproiettore di buona qualita'.
Scatolette e telaini conservati come gioielli.
A questo link potete trovare un tributo alla mitica pellicola con scatti meravigliosi : http://www.kodak.com/eknec/PageQuerier.jhtml?pq-path=15398&pq-locale=it_IT&_requestid=3437

Pensare che la fotografia digitale e' sulla scena da pochissimo tempo, ma ormai diffusa tra le persone per la sua semplicita' e i prezzi abbordabili. Questa volta pero' molti fra cui i laboratori di sviluppo e stampa e negozi di fotografia ...non ringraziano.

Condividiamoci tutto

MySpace, Facebook, Twitter, Linkedin, questi sono i piu' famosi social network che da un po' di tempo radunano fans sfegatati in ogni parte  del globo. Siccome la rete e' sempre in continua evoluzione il gigante buono Google ha preso il meglio di alcune applicazione e ne ha fatto diventare una innovativa, che secondo le previsioni spazzera' via tutto il vecchiume finora usato. Google Wave e' il nuovo modo di comunicare in rete, unificando il mondo della comunicazione con quello della collaborazione, tutto all'interno di un unico browser. Mail, conversazioni e management amministrativo, si comunica e si lavora insieme, un ufficio virtuale dove condividere affari e amicizie.Un altro passo avanti verso l'unificazione in una sola applicazione delle miriadi di softwares che usiamo ogni giorno.Come diceva un famoso giornalista rai '' la domanda sorge spontanea'' : quale lavoro condividiamo se di questi tempi lavoro non c'e' ?
Ironia a parte sara' sicuramente un successo specie in Italia dove la voglia di comunicare e parlare di se e degli altri e' tantissima. http://wave.google.com/


Guru... aiutaci tu.

Con scadenze sempre piu' ravvicinate Adobe lancia novita' per diffondere il suo ''verbo''. Ecco quindi il nuovo portale Adobe eSeminar dove gli adobe guru aiutano ad approfondire gli applicativi piu' famosi.
Dai videomakers ai fotografi ce ne per tutti, i seminari sono in diretta su web oppure possono essere rivisti on demand, basta iscriversi. Il gap con gli USA, dove i tutorials e le risorse on line sono la regola, si va via via assottigliando cosi' chi non puo' permettersi scuole troppo costose, puo' imparare lo stesso su internet.
http://www.adobe.com/it/special/eseminar/

Senza Risorse...continua...

Ecco un altro sito con delle applicazioni grafiche pronte all'uso http://aviary.com/home
Vector Editor- Image Editor- Visual Laboratory- Color Palettes , 4 strumenti facili facili da usare se siete su un pc senza softwares grafici ma con un collegamento alla rete.
Piu' e' veloce il collegamento piu' i strumenti rispondono bene ai comandi e devo dire anche con molta precisione. Va bene anche per i nostri figli. Provatelo.

Hamburger, patatine e internet

Dove non arriva lo Stato arriva il privato, e ci arriva con molta furbizia per far valere il proprio business.
La catena McDonald's ha iniziato a dotare i propri ambienti di una rete wifi gratuita ad uso e consumo dei clienti previa registrazione tramite documento.
Per i nostri ragazzi McDonald's era gia' un riferimento, figuriamoci adesso...e non solo per loro. Con i nuovi smartphone e pc portatili si mangia e si naviga. Credo che un limite di tempo al collegamento ci sia, se no sai quando si liberano i tavoli. Speriamo che l'iniziativa sia presa anche da catene di supermercati e centri commerciali, ristoranti e pub, pizzerie e bar. Un valore aggiunto per invogliare la clientela, chi lo paga pero' non lo so. Quindi in un futuro prossimo se devo fare una telefonata con skype mi infilo da Mc e mi prendo un bel gelato.

La Svalutazione dei Contenuti

Nasce Epix   http://www.epixhd.com/ , con il supporto di LionsgateParamount e MGM, il servizio offre prime di film in hd prima che vengano masterizzati in dvd. Si rivolge alle pay tv e non direttamente all'utente finale.
Qui si puo' approfondire l'argomento :http://punto-informatico.it/2640670/PI/News/major-lanciano-epix-streaming-via-tv.aspx .  
Recentemente ho visitato Veoh. http://www.veoh.com/

E' una libreria video aperta a tutti quelli vogliono scaricare contenuti video, dai telefilm ai cartoni, o seguire un canale tv, la velocita' di scarico in modalita' torrent e' impressionante. Veoh e' solo una delle tante librerie video, un'altra famosa e' Megavideo.
Credo che c'e' e ci sara' talmente tanta abbondanza di contenuti gratuiti che questi e quelli a venire perderanno velocemente valore con ripercussioni sul comparto che li genera.
Quindi tempi duri per tutti che lavorano in questo campo. Forse si arrivera' ad una forma di artigianato tv su commissione, come dal falegname e magari si formeranno dei gruppi d'acquisto.
Per finire Playboy e' in vendita o in fallimento, complice la sovrabbondanza di contenuti porno sulla rete.  
Se avete 10 minuti guardatevi The day media the die....una parodia sulla fine dei giornali.
http://www.youtube.com/watch?v=6CqRcCHk_Pc&feature=player_embedded







Quattro salti in padella....

Sempre piu' persone ricorrono ai cibi precotti per motivi di mancanza di tempo e alla fine ci fanno anche l'abitudine.E in parecchi dicono che sono ottimi..!!  Le statistiche dimostrano che il consumo di questo tipo di cibo e' in drastica salita.
La stessa cosa sta accadendo per i programmi televisivi, arrivano nelle nostre televisioni prodotti preconfezionati esternamente al canale che li trasmette e nella maggior parte dei casi la provenienza e' estera , esempio le grandi serie di telefim che ci propinano quasi tutti i network a pagamento e non.
I budget stanno contraendosi e si taglia molto sulla produzione interna, depotenziando il personale interno e  generando pero' un mercato fuori controllo di lavoratori precari in societa' esterne.Molte societa' rispettano le regole ma molte altre no.
Lo sciopero Mediaset di maggio e' un sintomo di questa crisi.
Vi invito a leggere i motivi della mobilitazione in questo link :http://www.televisionando.it/articolo/mediaset-in-sciopero-i-dipendenti-dei-centri-di-roma/13441/
Secondo me le vere risorse di una televisione sono i professionisti che ci lavorano dentro e tanto piu' le produzioni rimangono per cosi dire casalinghe e meglio e' per l'utenza che fruisce del servizio offerto dalla tv.
La liberta' di scelta non si tocca, ma quanti hanno la capacita' di capire la qualita' di cosa stanno vedendo e quanti per abitudine accendono la tv solo per non sentire il silenzio della casa.
Meglio un bel piatto di spaghetti aglio e olio fatto in casa , con le nostre mani che non le tagliatelle di nonna Pina surgelate e pronte in 5 minuti.

Bimbo mio, questo si chiama eBook.

In questo momento sembra essere l'oggetto piu' desiderato dei patiti della tecnologia e non solo.
Il libro elettronico o eBook e' una specie di gigantesco cellulare che visualizza testi scaricati dalla rete.
I testi possono essere libri interi o giornali, testi scolastici o gli ultimi best sellers usciti in classifica.
Ce ne sono vari modelli con tecnologie differenti e con accordi di distribuzione variegati.
Da una parte grandi marchi di elettronica e dall'altra editori e giganti della rete come Amazon e Google.
dal giornale la Stampa:
Google, che da tempo sta digitalizzando i libri delle biblioteche di mezzo mondo, ha proposto agli editori di vendere direttamente sul web versioni digitalidei propri libri. Gli introiti per il colosso informatico scaturirebbero dai banner pubblicitari e dall’intermediazione
Grazie al formato .pdf, adottato anche dallo Stato Italiano come standard per i documenti ufficiali, e all’arrivo dei nuovi lettori ad inchiostro elettronico, con le pagine che sembrano stampate e un consumo di batteria irrisorio rispetto ad altri apparecchi elettronici, l’eBook è tornato in auge.
La spinta decisiva l’hanno data il successo del nuovo Reader della Sony e, negli Usa, diKindle, il lettore elettronico di Amazon.com, del quale proprio di recente è stata annunciata una versione più grande, in grado di far leggere più comodamente periodici e manuali. 



Chi ama i libri rabbrividisce, chi ama gli alberi esulta. Potrebbero esultare anche tutti quei ragazzi che ogni mattina si caricano sulle spalle decine di chili di libri costosissimi che editori con pochi scrupoli impongono da anni alle scuole. Come al solito il progresso si paga anche in termini di posti di lavoro, pero' inesorrabile va avanti e quando diventa abitudine non si torna indietro, esempio il cellulare.
In Italia poi qualsiasi passetto in avanti ce lo fanno sudare. Intanto io l'altro giorno a mio figlio ho iniziato a spiegargli cosa e' un eBook.


Senza Risorse

Sembra ormai tracciato il sentiero di non avere piu' applicazioni sul proprio pc ma usare quelle che offre la rete. Sul piatto della bilancia c'e' la nostra attenzione e abitudini in cambio di un po' di pubblicita'. Sono applicazioni che si ripagano con milioni di utilizzatori.
Molti colossi stanno offrendo software interessante e gratuito.
Fra le molte applicazioni scovate vi consiglio questo paint sfizioso che vi consente di salvare il risultato.Caricate una foto in un formato leggero, magari jpeg e poi modificatela con i strumenti a vostra disposizione. Il sito e' in inglese.
http://www.psykopaint.com/

Cultura Condensata

Oggi mi rivolgo ai colleghi grafici e a chi ama il design grafico come arte. Come al solito la rete trabocca di blog e siti di grafica che si rimbalzano materiale rubato qua e la piu' o meno autorizzato, pero' e' difficile trovare qualcosa che segua un certo filo logico, magari dalla prima figura abbozzata in una caverna fino alle estremizzazione grafiche dei giorni nostri.
Rovistando nella rete qualcosa di simile esiste e' si chiama HISTORY OF GRAPHIC DESIGN, e' come un bel libro illustrato sulla storia evolutiva della grafica , ricco di contenuti e logicamente in lingua inglese. Chi ha bisogno di guardare per farsi venire qualche idea o chi ha solo voglia di allargare il suo bagaglio culturale puo' farlo a questo indirizzo
http://www.designhistory.org/
Buona cultura gratis a tutti !

PC a costo zero

Nel nostro piccolo possiamo dare anche noi dare un contributo a frenare la tradizione ''usa e getta'' che da un po'  di anni va tanto di moda.
Se a casa abbiamo un pc un po' datato non buttiamolo, magari diamolo a chi li recupera per le scuole, oppure recuperiamolo noi. Oggi e' possibile far rivivere vecchi pc, renederli pieni di tante applicazioni e tutto a costo zero. Se il pc vi serve solo per internet e scrivere qualche mail , oppure darlo a vostro figlio per farlo navigare sicuro , la soluzione c'e' ed e' gratuita.
Il mio consiglio e' assicuratevi che almeno abbia una scheda di rete e che il vostro router abbia l' attacco per collegare un cavo di rete.
Collegatevi al sito di Ubuntu (sistema operativo basato su Linux) scaricate o fatevi spedire i dischi di installazione http://www.ubuntu-it.org/
se invece volete il sistema per i vostri figli
http://www.ubuntu-it.org/edubuntu/scopri-edubuntu.shtml
Da esperienza personale e' un sistema operativo eccezionale ed inattaccabile completo di tutto senza spendere una lira. Non aspettatevi di giocarci con giochi per pc , non e' studiato per fare questo , ma ha alcune applicazioni professionali per grafica 2d e 3d abbastanza complete.
Il sistema si autoupgrada da solo con il collegamento adsl ed e' molto stabile, vi scorderete presto di windows. Se il pc viene usato da bambini ricordate di installare le ulteriori plugin di sicurezza nel browser firefox che c'e' nel sistema e non spaventatevi dell'impatto al primo utilizzo , il sito e la comunity Ubuntu vi spiegaheranno tutto.
Almeno avremo la soddisfazione di aver reciclato qualcosa che pensavano inutile.

Ubuntu prende il nome da un'antica parola africana che significa umanità agli altri, oppure io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti.

Visioni in 3D

Wilhelm Gruber era un riparatore di pianoforti tedesco e appassionato di fotografia 
Naturalizzato americano e cambiato il proprio nome in William, Gruber,  progettò un sistema stereoscopico che utilizzava un dischetto di cartone come supporto per una copia di 7 diapositive a colori e un comodo visore che ne permetteva lo scorrimento continuo al suo interno.


Nel 1939 il primo View-Master Model A fu presentato alla Fiera mondiale di New York.
La diffusione nel nostro paese del View-Master è avvenuta tra gli anni cinquanta e gli anni settanta. I dischetti View-Master, circolari, montano 7 coppie di diapositive stereo a colori su pellicola a 16 mm. È proprio il numero di coppie dispari, che permette al visore di mostrare sempre e soltanto le sette coppie "diritte": saltando due diapositive ad ogni scatto, impedisce infatti di visionare le stesse diapositive "a testa in giù". Molti di noi hanno tenuto fra le mani questo magico giocattolo con l'illusione di vedere una semi realta' all'interno. E' dall'inizio della storia del cinema che l'illusione della tridimensionalita' viene sperimentata e proposta e ultimamente i titoli prodotti in 3D iniziano a rispuntare. Viaggio al centro della terra e Mostri contro alieni sono gli ultimi arrivati. Tecnicamente costruiti con il concetto di stereoscopia hanno lavorazioni costose e possono essere visti solo in sale attrezzate, il risultato sia video che audio e' coinvolgente se la sala rispetta tutte le specifiche tecniche imposte dal produttore.
Anche i giochi per pc stanno seguendo questa strada. E come al solito il cinema porno fa da pioniere per il mercato domestico. Ecco alcune sale nel Lazio dove poter vedere film in 3D.

Roma - Andromeda
Roma - Embassy
Roma - Stardust
Roma - Warner Village Parco dè Medici
Frascati (RM) - Politeama
Guidonia - Planet
Latina - Corso
Ostia (Roma) - Cineland
Tarquinia - Etrusco
Terracina - Multisala Rio


Qui trovate l'elenco dei film prodotti in 3D (usciti e che usciranno) : http://www.ainu.it/varie/elenco-film-in-3d-presenti-passati-e-futuri/

WEB 2.0 Le grandi opportunita' nascoste

Oggi quasi tutti sono riusciti ad avere una linea adsl a casa , o hanno a che fare con la stessa al lavoro.Una gran parte di noi la ritiene indispensabile, almeno ultimamente , da quando cioe' ci ha iniziato a coinvolgere e a farci interagire.
In modo molto generico parliamo di quello che la rete oggi ci consente di fare :
1) gli utenti partecipano o addirittura sono autori di un servizio
2) gli utenti sono coinvolti totalmente nei servizi e nei contenuti
3) gli utenti condividono le stesse applicazioni (esempio google)

Dal punto di vista imprenditoriale invece c'e' una enorme affluenza di dati su cui lavorare e targhettizzare informazioni o compilare banche dati (eventuali consumatori di beni).
Prima ci collegavamo alla rete e visitavamo delle pagine adesso possiamo far nascere una nostra idea e propagarla nella rete. La condivisione delle informazioni e contenuti e' la grande opportunita'. Quindi servizi come Facebook potrebbero essere dei buoni veicoli per nuove idee e opportunita' e non il contenitore di sfoghi e ilarita'. La speranza e' che con il passare del tempo questo uso maturi insieme alla nostra cultura , educhiamo i piu' giovani a questo.
Cosa avrebbe generato in termini di crescita intellettuale avere questi strumenti nelle generazioni per esempio degli anni '60, quando le uniche informazioni disponibili venivano da qualche libro o dalla voce di un maestro elementare o professore.

Mani e Sabbia

Oggi che la comunicazione visiva usa sempre di piu' tecnologie ultrasofisticate e quantita' enormi di risorse hardware, si rimane per un attimo spiazzati nel guardare le mani di Ilana Yahav che giocano con un pugno di sabbia. Questa artista usa la sabbia per disegnare su un tavolo retroilluminato, il risultato non ha paragoni ed e' unico. Le illustrazioni create vengono cancellate e ricreate di nuovo in una sorta di animazione in tempo reale.
Le mani diventano parte dell'opera. E' molto piu' coinvolgente questo che non le sofisticate scene generate elettronicamente che se pur perfette rimangono fredde perche' mancano del ''tocco umano''.
http://www.sandfantasy.com/

USA , termometro della crisi editoriale

Ecco 2 articoli pubblicati da Broadcast & Video questo mese :

New York Times Group raggiunge accordo
con sindacati Boston Globe

Importante intesa raggiunta tra i sindacati del quotidiano
americano The Boston Globe e l’editore del
giornale, il New York Times Group. L’accordo consentirà
alla storica testata di Boston di continuare nelle sue
attività ed evitare almeno per il momento la chiusura.
I sindacati erano in subbuglio da più di un mese, dopo
aver appreso del progetto di pesante riduzione del personale
(tecnico e giornalistico), previsto dal proprietario
per lenire gli effetti della crisi e dell’indebitamento.
Al momento non si conoscono i dettagli dell’accordo,
ma certo il prezzo da pagare per i lavoratori del Globe sarà pesante. Nei
piani di risanamento si segnalava la necessità di ridurre la spesa di almeno
20 milioni di dollari. Il futuro del quotidiano rimane dunque incerto.

New York Times aumenta prezzi di
vendita per arginare gli effetti della crisi

Briciole per sedare la crisi. Il New York Times, in questi
mesi duramente colpito dalla recessione, ha deciso
di alzare i prezzi di vendita al pubblico. Seguendo una
strategia già adottata dal rivale Wall Street Journal, il
quotidiano più popolare d’America verrà ora venduto
a 2 dollari, 50 centesimi in più del prezzo attuale. Oltre
al prezzo del giornale nei giorni feriali, salirà da cinque
a sei dollari il costo in edicola dell’edizione domenicale.
Il gruppo ha chiuso il primo trimestre del 2009 con una perdita di 74,5
milioni di dollari (rispetto al rosso del marzo 2008, che era stato di 335mila
dollari). Le vendite hanno fatto registrare una contrazione del 19%.



Carta Stracciata

In Italia ancora non ce ne siamo accorti ma sembra che la migrazione dei giornali dalla carta alla rete stia procedendo a piccoli passi. La forte crisi pubblicitaria insieme ai costi elevati della produzione e distribuzione hanno fatto gia' molte vittime nel mondo dei media. In Italia il finanziamento pubblico sta solo posticipando questo trapasso. Murdoch gia' ha annunciato per i suoi giornali online varie tipologie di pagamento per i lettori. Gratis non lavora nessuno e fare un giornale serio costa. Questo film l'abbiamo gia' visto, e' stato lo sconvolgimento portato dai contenuti video online. E allora cosa fara' la differenza tra i giornali e i blogger, che stanno diventando sempre di piu' aggregatori di news di ogni tipo. Non parliamo dei giornali che troviamo ogni mattina nella metro , ma le testate storiche.
Secondo me la qualita', l'approfondimento e la fiducia dei lettori verso certe penne pensanti puo' essere la strada giusta. Cosi come per la televisione si perderanno molti posti di lavoro. Qualcuno mi potra' rispondere che pero' si salveranno anche molti alberi. Non e' piu' teoria, tutti i mestieri legati alla tecnologia nascono e muoiono sempre piu' rapidamente, ma al centro c'e' sempre il pensiero dell'uomo che e' l'unico ingrediente insostituibile. Mai sottovalutare la cultura come riferimento per lo sviluppo dell'umanita'.
http://mediablog.corriere.it/2009/05/il_wall_street_journal_e_gli_a.html
http://tommaso.tessarolo.it/index.php/2009/04/04/fare-il-giornalista-un-altro-modo-possibile/

Compressione Storica

No, non ho scritto male......ho scritto compressione. Questa e' la parola che racchiude il grande lavoro fatto su http://smarthistory.org/  per quanto riguarda l'arte.
Tutta la storia dell'arte compressa in un sito chiaro e comodo da consultare, con tanto di immagini di buona qualita' a supporto. Si va dal 400 a.c. fino agli anni 60'. Il sito e' diviso in epoche, stili, artisti e temi, in piu' c'e' una comoda barra temporale animata ad aiutarci nella ricerca e dei video. La lingua del sito e' inglese .

Scenario Multimediale

L'altra sera ho fatto un giro in un grande magazzino di elettronica a Roma e la mia attenzione e' caduta su 2 punti, il reparto dei televisori a schermo piatto, era immenso e c'era una scelta vastissima di modelli e misure e il reparto degli hard disk. Una gran parte dello spazio era riservata agli Hard Disc Multimediali. Tantissimi modelli di varie grandezze e prestazioni.
Un anno fa non ci avrei creduto e nemmeno immaginato.
Questi dischi hanno la possibilita' di essere collegati direttamente al televisore e con un pratico telecomando gestire foto, film, musica, album fotografici, ecc.
Molti erano i giovani acquirenti alcuni anche con fidanzatina e genitore al seguito. Non so se come per gli mp3 sta succedendo l'inevitabile e cioe' l'uso e il consumo di un certo tipo di contenuti sta diventando uno standard. Mi riferisco non al tipico dvd preso a noleggio e copiato su HD ma ai milioni di film e telefilm che  vengono scaricati dalla rete con il P2P o sistema BitTorent. Purtoppo finiscono in rete anche film appena usciti, ripresi in sala con una mini dv di qualita' misera e anche con qualche figura o cappelo che passa davanti allo schermo. Pero' ci sono anche contenuti di qualita' alta e gia' sottotitolati in italiano.
In USA molti prodotti dopo un passaggio di prima visione gia' finiscono in modo legale nelle grandi librerie tipo Hulu, o addirittura rimessi sul sito della stessa televisione in formato flash con la pubblicita' in mezzo. Questo dovrebbe iniziare a frenare un po' l'aspettativa di avere il contenuto in rete e quindi la diffusione senza controllo. Ricordiamoci che gli sponsor cercano un ritorno che non hanno, perche' i contenuti in rete vengono per cosi dire depurati della pubblicita'.  Vi ricordate il passaggio da disco/cassetta a cd o da vhs a dvd ?
Chi alimenta questo mercato siamo anche noi, quelli che riconvertono tutto, quelli che compravano e comprano tubi da 100 di dvd, quelli che hanno upgradato il pc e ricomprato il masterizzatore al supermercato. Ogni volta che la tecnologia guarda al mercato ci innesca a noi ''bambinoni'' curiosi una irrefrenabile voglia di provare che ci porta anche a spendere e magari indebitarci.Guarda i cellulari per esempio.
Improvvisamente l'altra sera guardando gli hard disc multimediali ho pensato che forse la mia bella collezione di dvd insieme alla libreria che li ospita potrebbereo andare in cantina. Guadagnerei sicuramente spazio e......
tutti i film che ho, oppla' vanno in quel mattoncino !!

Passo Uno

Passo uno, frame by frame, stop motion sono tutte parole che racchiudono il concetto di scattare foto e muovere il soggetto che si riprende, il prodotto finale visto di seguito dara' la sensazione di movimento.
Parole molto semplici per dire che gia' da un po' di tempo fare questo tipo di filmati e' diventato semplicissimo persino con i cellulari muniti di fotocamera. Si puo' animare qualsiasi cosa, si scatta , si muove e si scatta e cosi via. E' diventato raggiungibile anche un certo tipo di qualita' nei mezzi e nell'animazione.
http://www.darkstrider.net/index.html
DARKSTRIDER e' un interessante sito dove ci potrete passare ore intere a scoprire come si fa un film a passo uno, dalle attrezzature alla tecnica. Ci sono i link a tutto cio' che vi puo' servire, persino agli scheletri metallici snodabili per modellarci sopra i personaggi.
In piu' c'e' un ampia galleria storica ricca di filmati d'epoca e biografie dei piu' grandi animatori.

Internet e digitale terrestre in un solo decoder

"Con il Centro di ricerche Rai di Torino stiamo lavorando per sfruttare la straordinaria opportunità del passaggio al digitale terrestre per sviluppare un decoder per la nuova TV che abbia anche la capacità di navigare a larga banda su internet. Si tratta di un progetto che può concretamente abilitare il 100% delle famiglie italiane all'utilizzo di internet insieme con la TV", ha spiegato Stefano Pileri, direttore generale Technology and Operation di Telecom Italia, durante l’Innovation Day che si è tenuto recentemente nella sede Rai di Viale Mazzini.
Direi che come obiettivo non e' niente male, sembra un po' la frase romanesca ''asso pia tutto'', mi viene un po' da ridere a chi in famiglia avra' il potere incondizionato del telecomando , vi immaginate le battaglie per scegliere cosa vedere fra tante offerte.
La tecnologia pero' avanza e sta a noi coglierne i benefici e difenderci dalle innovazioni negative.
Prepariamoci anche al peggio.


Un atteso ritorno

Sembra ormai ufficiale, Studio Universal riapre i battenti sulla piattaforma digitale terrestre di Mediaset. L'8 maggio 2009 S.U. risorge anche dopo una campagna antichiusura voluta da molti fans italiani: I love S U che girava anche su facebook..


Questa notizia fa piacere oltre che ai collaboratori di Studio Universal anche al mercato televisivo romano che negli ultimi tempi inizia a rassomigliare un po' ad una citta' disabitata.
Tanti auguri a Studio Universal!
http://www.studiouniversal.it/site_ilovesu/ilovesu_ritorno_homepage.php

Il business della creativita'

Che cosa succede se entro in una gelateria dove il banco frigo ospita 500 gusti fra cui scegliere?
a) forse passeranno un paio d'ore per capire cosa prendere
b) scelgo subito i gusti che conosco
c) rischio e scelgo a caso, poi magari il gelato lo butto
d) mi fido del gelataio e mi faccio consigliare

In modo molto metaforico questo sembra essere lo scenario dell'attuale offerta tv sulle varie piattaforme. Alla base di queste offerte cosi varie c'e' un principio detto della CODA LUNGA.
Da Wikipedia: Le stazioni tv hanno spazi limitati, quindi il costo di acquisizione di ciascuno spazio è elevato; le stazioni pertanto scelgono programmi che garantiscono il massimo ascolto. Tuttavia, con la crescita del numero di stazioni tv e con la distribuzione dei programmi su canali digitali, la scelta dei programmi tv aumenta e con essa la diversificazione culturale.
In soldoni ...cerco di accontentare piu' persone possibili , un po' come  nei grandi ipermercati dove si trovano tutte le varianti di uno stesso prodotto.

Pero' un'altra variante della gelateria che alimenta questa offerta e nello stesso tempo soddisfa il cliente e' : ..il gelato me lo faccio da solo a casa.
Proprio cosi oggi c'e' questa fantastica possibilita', certo bisogna avere idee chiare e contenuti.
I concetti di studio tv, mixer video, grafica in tempo reale, tecnici specializzati , ecc, sono diventanti obsoleti.Possiamo andare in diretta con svariate telecamere.Tutto con pochi click e a costo zero. Qualsiasi cosa o evento vogliate raccontare potete farlo. Bellissimo , c'e' un tasto che dice : lancia un canale.
http://www.mogulus.com/
Parere personale, il vero business sta diventando dare la possibilita' agli utenti di esprimere la loro creativita', se poi questi canali non li vede nessuno, pazienza! E' come dare i giocattoli a un gruppo di bambini annoiati. Questa grande democratizzazione dell'informazione sta diventando il cavallo di battaglia di molte new economy. D'altronde anch' io ho aperto questo blog in 15 minuti e sono un potenziale contenitore di pubblicita', dipende da quante persone mi leggono.
Socializzare con il mondo ed esprimere la propria arte stanno diventando il modo migliore per pochi grandi, di monetizzare senza produrre niente di palpabile.
Ritornando a Mogulus, all'interno del sito scegliete l'Italia e guardate quante web tv , divise per categorie ci sono.

Current TV come funziona

Ringrazio Livia e pubblico il commento che e' stato lasciato sul post precedente dalla Community coordinator di Current Italia :
Ciao, sono Livia, il community coordinator di Current in Italia :) Volevo segnalarti alcuni dettagli che forse possono aiutare nella comprensione del meccanismo alla base di Current: i contenuti prodotti dagli utenti non vengono acquisiti gratuitamente: si parte da un minimo di 200 euro fino a 1000 euro per prodotti più elaborati. Ovviamente si tratta di prodotti di qualità e realizzati con professionalità: Current non è YouTube in TV.
Inoltre Current produce programmi propri e acquisisce documentari e film indipendenti in Italia e all'estero. Non si tratta quindi di un semplice aggregatore televisivo di user-generated content: abbiamo attivato centinaia di collaborazioni con videomaker e giornalisti freelance sul territorio e questi vengono adeguatamente ricompensati per il loro lavoro.
Current si presenta come un'opportunità in più per chi vuole fare televisione ma non riesce ad inserirsi nei circuiti dei media tradizionali. La partecipazione e l'apertura agli stimoli esterni sono alla base del progetto. La professionalità e la retribuzione adeguata di chi li realizza non sono assolutamente in discussione.
Un saluto,

La visione ONLINE

Rilancio uno stralcio del corriere.it  uscito a marzo sui dati relativi agli spettatori di programmi televisivi via internet. I dati si riferiscono al mercato americano che di solito anticipa sempre quello che succede in europa.
Sono anni che si parla di come la tv dovrà prima o poi fare i conti con internet. Ma il 2009 potrebbe essere l'anno in cui il web comincerà a diventare una spina nel fianco della televisione. O forse quello in cui i network televisivi potranno riuscire a trovare nuove fonti di reddito proprio grazie alla diffusione dei loro programmi via web.
.....continuate a seguire il pezzo sul sito del corriere
http://www.corriere.it/spettacoli/09_marzo_04/tv_programmi_visti_internet_dati_nielsen_b27f5fea-08e1-11de-af33-00144f02aabc.shtml

Quando la maggioranza degli italiani avra' una linea adsl decente qualcosa nello scenario tv cambiera', a meno che i giganti televisivi si accordino per fare in modo che anche su questo ci sia un ritorno in termini di business. Oppure , come e' successo in passato , non si capisca cosa stia succedendo e si lasci il campo libero a qualcun'altro.

Una scuola per video operatori racchiusa in un sito

Se visitate il sito di Ron Dexter rimarrete a bocca aperta.
Il sito e' in inglese e vi trovate tutto cio' che serve per le riprese video, la teoria e la pratica.
Sono affrontati tutti gli argomenti divisi per sezioni ben definite. Chissa' quanto lavoro ci e' voluto per mettere sul web una mole cosi grande di informazioni e noi lo ringraziamo.
Sembra di ritornare a scuola e viene voglia di comprarsi una bella videocamera hdv.
http://www.rondexter.com/

Current tv, l'alternativa professionale

Da Wikipedia : Current è il social news network globale di scambio d’informazioni e attualità , fondato nel 2005 da Al Gore, si fonda sul concetto degli User Generated Content (contenuti generati dagli utenti), e conta sulla partecipazione attiva di un pubblico di young adults (18-35 anni), pronto a proporre e fruire dei contenuti con l'intento di creare una coscienza collettiva attraverso lo scambio partecipativo d'informazioni da ogni angolo del pianeta.Dalla rete al satellite, Current TV offre proposte che tendono a discostarsi dalle usuali programmazioni e soprattutto investono su idee e persone nuove. Il concetto alla base di questo modo rivoluzionario di fare televisione consiste nel proporsi come alternativa alle forme tradizionali d'informazione imposta dall’alto, senza possibilità di feedback da parte dell’utenza. Con Current invece la tv è fatta dagli utenti, dai loro contributi e secondo il loro punto di vista.
http://current.com/

Current tv potrebbe essere una alternativa professionale per persone che non riescono a farsi strada nei media tradizionali. Non nascondo un certo scettiscismo sul fatto che tutti possano produrre per poi andare per cosi dire in onda , molti professionisti a partita iva rimasti fuori dal giro fanno la fila sui palinsesti di codesta tv. In questo modo la tv si auto implementa i palinsesti senza sganciare un euro.
Anche i grandi marchi si sono accorti che e' possibile bypassare il grande business della pubblicita' tradizionale e affidano a fantomatici concorsi la realizzazione di promo televisivi.
Current organizza anche questo e lo incoraggia.
Current tv non e' l'unico caso di questo tipo a creare grandi masse di autoproduttori di contenuti a basso costo. Per un informazione piu' libera e obiettiva (cosi dicono) si stanno facendo scomparire molte professionalita' nel mondo dei media.
E' il corso naturale delle cose, specie in questo momento economico dove prevale l'ottimizzazione e il risparmio sulle risorse umane.
C'e' a Roma una scuola che per anni e' stata l'unica risorsa per cinema e televisione in Italia
http://www.cine-tv.it/old/
e' l'istituto Roberto Rosselini di via della Vasca Navale, sarei curioso di sapere cosa ne pensano questi ragazzi di Current Tv, loro che alla fine del diploma in ripresa o in montaggio dovranno conquistarsi un posto al sole con un mestiere che forse non esiste piu' nella realta'.

Social Bookmarking

Delicious è un sistema di Social Bookmarking capace di mostrarvi i link raccolti da altri. Potete inoltre iscrivervi alle liste di link di altre persone che trovate di vostro interesse.
Perche' potrebbe servirci ?....Perche' ci trovate di tutto e di piu' sfruttando le ricerche che hanno fatto gli altri. Tutto e' fatto a sezioni di interesse e di facile consultazione.
Mi servivano delle mappe terrestri vettoriali....con Delicius le ho trovate in pochi minuti.
E' uno strumento potentissimo e va provato.
http://delicious.com/

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