Se il mercato cambia....il nostro lavoro cambia.

Se il mercato cambia....il nostro lavoro cambia.
In questa frase e' racchiusa una inevitabile presa di coscienza personale per tutti quelli che come me lavorano in televisione.
La situazione economica la conosciamo tutti, meno consumi = meno pubblicita' = meno investimenti nei mezzi di comunicazione.
La lista di chi sta rimanendo a secco si allunga di giorno in giorno, si parte dalle agenzie pubblicitarie ai giornali, dalle case di produzione ai studi di postproduzione video e audio che avevano investito in tecnologia.
Il vero colpo di grazia lo sta dando lo sviluppo inarrestabile della tecnologia nel campo televisivo e multimediale.
Mi ha scritto una collega inglese che lavora a Londra:-stasera sto gestendo 50 canali televisivi da sola!...- Cari colleghi traete da soli le conclusioni.
Ogni tanto quando ci ritroviamo in qualche cena o al bar sentiamo dire...-mi danno poco-...-mi hanno offerto poco-...-ma che sei matto io sono un primo livello quella cifra e' una miseria-....e cosi via.
I piu' fortunati anche politicamente,si sistemano quasi sempre, per gli altri eta' e curriculum troppo pesante limitano le possibilita'.
E allora?...Allora se vogliamo bene al nostro lavoro e vogliamo continuarlo a fare cambiamo le nostre abitudini e se ci viene data la possibilita' riniziamo dal basso senza pretese,e accontentiamoci di quello che offre il mercato cercando di anticipare gli eventi e sterzare al momento opportuno per rimanere in carreggiata.
Non c'e' vergogna a passare da manager a impiegato normale a progetto o a tempo determinato.Se pero' siamo speciali prima o poi esce fuori l'esperienza e la qualita' e qualcuno se ne accorgera'.Fortunato sara' chi capita in una azienda dove le proprie qualita' non creino motivo di invidia e pericolo per i propri superiori. Quindi su con la vita e se possibile continuate a studiare sempre.